Le Funzioni VALUTATIVE, VAL.FORMULA; VAL.ERRORE e VAL.ERR
le Funzioni informative di Excel, rappresentano un insieme di strumenti pensati per analizzare il contenuto o lo stato delle celle e per valutare specifiche condizioni.
Tra queste, le Funzioni valutative permettono di determinare se una condizione è soddisfatta, restituendo generalmente un valore booleano (VERO o FALSO).
Queste Funzioni si rivelano preziose per costruire Formule condizionali e per individuare eventuali anomalie o problemi nei dati.
Funzioni VALUTATIVE (2a parte)
[01] - Riepilogo sulle caratteristiche delle
Funzioni VALUTATIVE di Excel
[02] - La Funzione VAL.FORMULA
[03] - La Funzione VAL.ERRORE
[04] - La Funzione VAL.ERR
[05] - Differenza fra le Funzioni VAL.ERRORE e VAL.ERR
Le tre Funzioni VAL.FORMULA, VAL.ERRORE e VAL.ERR di Excel possono rilevarsi
strategiche nella gestione e nell'analisi dei dati.
VAL.FORMULA permette di verificare se una cella contiene una Formula, distinguendo tra calcoli e valori statici.
VAL.ERRORE rileva la presenza di errori generici in una cella, ad eccezione dell'errore #N/D, ed è utile per diagnosticare problemi nei calcoli.
VAL.ERR, invece, individua errori specifici, escludendo solo il codice #N/D, offrendo un controllo più mirato sulle anomalie
Riepilogo sulle caratteristiche delle Funzioni VALUTATIVE di Excel
Nella prima parte sulle Funzioni Valutative,Funzioni
Valutative:
VAL.TESTO; VAL.NON.TESTO; VAL.NUMERO; VAL.VUOTO
è stato dato ampio spazio ad una introduzione e spiegazione sul significato di questa classe
di Funzioni.
In sintesi, le Funzioni valutative di Excel sono strumenti essenziali per analizzare e diagnosticare i dati nei fogli di calcolo, restituendo informazioni specifiche, spesso sotto forma di valori logici come VERO o FALSO, in base a condizioni predefinite.
Utili per verificare la correttezza dei dati, individuare errori e gestire scenari complessi, semplificano il processo decisionale e di controllo.
Queste Funzioni possono rilevare il tipo di dato in una cella o eventuali errori, e integrarsi in
Formule complesse per flussi di lavoro personalizzati. Ad esempio, VAL.VUOTO() verifica l'assenza di dati, mentre VAL.ERRORE() individua errori generici, migliorando l'affidabilità del foglio di calcolo e automatizzando la gestione delle eccezioni.
Grazie alla nidificazione con altre Formule quale ad esempio la Funzione SE(), permettono di configurare risposte condizionali o eseguire calcoli solo su dati validi.
Versatili e fondamentali, trovano applicazione nell'analisi e nel controllo qualità dei dati, identificando valori non validi, filtrando dati e costruendo strumenti di validazione personalizzati.
La Funzione VAL.FORMULA
La Funzione VAL.FORMULA di Excel serve per verificare se una cella contiene una
Formula.
Se la cella contiene una Formula, la Funzione restituisce VERO, mentre restituisce FALSO se la cella contiene un valore statico (numero, testo o valore logico) o è vuota.
Questa Funzione può essere applicata quando si vuole distinguere tra celle con
Formule e celle con dati inseriti manualmente, per validare il contenuto di un foglio di lavoro o per controllare l'integrità
e presenza di calcoli.
Sintassi della Funzione
=VAL.FORMULA(riferimento)
Nella quale
riferimento (argomento obbligatorio) rappresenta un riferimento alla cella che si vuole verificare. Il valore può essere un riferimento di cella, una
Formula o un nome che fa riferimento a una cella
(nome definito).
La Funzione VAL.FORMULA in Excel serve a determinare se una cella contiene una
Formula.
Nell'immagine del sottostante screenshot, VAL.FORMULA è applicata alla cella B2, che contiene la
Formula =A1*2. In questo caso, la Funzione restituisce il valore VERO, poiché la cella analizzata effettivamente contiene una
Formula.
Anche nel caso della presenza di un riferimento (Cella B3) la Funzione
restituisce VERO.
Per le altre celle, come B4 e B5, il risultato è FALSO poichè, B4 contiene un
carattere spazio (non una Formula), mentre B5 ospita un valore testuale.
La Funzione VAL.FORMULA ritorna utile quando si lavora con set di dati complessi, poiché permette di distinguere rapidamente le celle che utilizzano
Formule da quelle che contengono valori statici, riferimenti o spazi vuoti.
Può essere impiegata, ad esempio, per individuare errori o verificare la struttura dei calcoli in un foglio di lavoro, garantendo una maggiore efficienza nell'analisi e nella gestione dei dati.
La Funzione VAL.ERRORE
La Funzione VAL.ERRORE di Excel verifica se una cella contiene un errore e restituisce VERO se c'è un errore di qualsiasi tipo (come #DIV/0!, #N/D, #VALORE!, ecc.), altrimenti restituisce FALSO.
La Funzione risulta utile per individuare problemi nei calcoli e gestirli in modo adeguato.
Ad esempio, se in una cella si trova un errore come #DIV/0! dovuto a una
divisione per zero, la Formula =VAL.ERRORE(B2) restituirà VERO, indicando la
presenza di un errore, viceversa la Funzione restituirebbe FALSO.
Sintassi della Funzione
=VAL.ERRORE(val)
Nella quale val rappresenta il valore da esaminare. L'argomento può essere una cella vuota, un valore logico, numerico, di errore, di testo o di riferimento oppure un nome
definito.
Un esempio dell’applicazione della Funzione VAL.ERRORE in Excel può essere utile per identificare e gestire errori generati da
Formule all'interno di un foglio di lavoro.
Nell'esempio proposto nella sottostante immagine si vuole valutare il risultato di divisioni tra valori inseriti
nelle due colonne A e B.
Nel caso in cui il denominatore sia zero [cella B3], la Formula della divisione genera un errore, come il messaggio #DIV/0!.
Nel caso in cui il denominatore sia una cella vuota [cella B4] la Formula della
divisione genera un errore, con il messaggio #VALORE!
In questo contesto, la Funzione VAL.ERRORE viene utilizzata per verificare se una determinata cella contiene un errore.
Ad esempio, applicando la Formula =VAL.ERRORE(A2/B2), si possono analizzare i risultati ottenuti
con la divisione.
Questa Funzione restituisce il valore VERO quando la cella analizzata presenta un errore e FALSO in caso contrario.
Questa impostazione permette di identificare rapidamente le celle che contengono
errori, consentendo di evidenziare i dati errati e applicare soluzioni correttive.
Per esempio, combinando VAL.ERRORE con la Funzione SE, si potrebbe sostituire
gli errori con un valore predefinito, come uno zero o un messaggio
personalizzato, migliorando la leggibilità e l’affidabilità del foglio di
lavoro. Ovviamente un risultato del tutto simile di potrebbe ottenere con la
Funzione SE.ERRORE
La Funzione VAL.ERR
La Funzione VAL.ERR di Excel viene utilizzata per verificare se una cella contiene un errore specifico. Restituisce il valore VERO se la cella presenta un errore diverso da #N/D, come ad esempio #DIV/0!, #VALORE!, #RIF!, #NUM!, #NOME? o #NULL!. In caso contrario, restituisce il valore **FALSO`.
Sintassi della Funzione
=VAL.ERR(val)
Nella quale val rappresenta il valore da esaminare. L'argomento può essere una cella vuota, un valore logico, numerico, di errore, di testo o di riferimento oppure un nome definito.
L'immagine raffigurata nel sottostante screenshot rappresenta l'applicazione
della Funzione VAL.ERR di Excel, utilizzata per verificare se una cella contiene uno specifico tipo di errore.
La Funzione restituisce VERO se la cella contiene un errore riconosciuto, come #RIF!, #VALORE!, #NOME?, ecc., mentre restituisce FALSO se il contenuto è valido o
è rappresentato dall'errore #N/D!.
Nello specifico.
La Cella A2. Presenta il codice di errore #N/D!, la Funzione VAL.ERR() restituisce FALSO.
La Cella A3. Presenta l'errore #RIF!. La Funzione VAL.ERR() restituisce VERO.
La Cella A4. Presenta il codice #VALORE!, anch'esso considerato un errore rilevante: la
Funzione restituisce VERO.
La Cella A5. Con l'errore #NOME? restituisce VERO, confermando la presenza di un errore valutabile da VAL.ERR().
La Cella A6. contiene un valore numerico (125), che è valido pertanto il risultato è FALSO.
La CellaA7 contiene un testo ("testo"), quindi non è un errore, e la Funzione restituisce FALSO.
Questa Funzione è particolarmente utile quando si lavora con Formule che potrebbero generare errori a causa di input mancanti, riferimenti non validi o operazioni matematiche impossibili.
Grazie alla sua capacità di individuare errori specifici, VAL.ERR consente di
gestire specifiche esigenze relative al diverso codice di errore restitutito.
La Funzione VAL.ERR si rivela estremamente utile in situazioni in cui le Formule possono generare errori dovuti a condizioni come input mancanti, riferimenti non validi o operazioni matematiche non consentite. La sua capacità di identificare errori specifici, escludendo il codice #N/D, permette un controllo più mirato e dettagliato delle anomalie presenti in un foglio di lavoro. Grazie a questa Funzione, è possibile non solo individuare rapidamente le celle problematiche, ma anche implementare soluzioni personalizzate per gestire ciascun tipo di errore. Ad esempio, si può combinare VAL.ERR con altre Funzioni, come SE, per sostituire i valori di errore con messaggi descrittivi, valori predefiniti o alternative calcolate.
Differenza fra le Funzioni VAL.ERRORE e VAL.ERR
Le Funzioni VAL.ERRORE e VAL.ERR di Excel svolgono un ruolo importante nel controllo e nella gestione degli errori, ma differiscono per il tipo di anomalie che rilevano.
La Funzione VAL.ERRORE è progettata per individuare errori generici presenti in una cella, ad eccezione dell’errore #N/D.
Quando utilizzata, restituisce il valore VERO se la cella contiene un errore come #DIV/0!, #VALORE!, #RIF! o altri problemi simili, mentre restituisce FALSO se la cella è priva di errori o se contiene il solo errore #N/D.
Questo la rende particolarmente utile per diagnosticare e gestire problemi comuni nelle
Formule, permettendo di creare logiche condizionali che ignorano i dati non
disponibili. La Funzione VAL.ERR, invece, si focalizza esclusivamente sugli errori, distinguendo in modo netto l’errore #N/D da tutti gli altri. Restituisce VERO se la cella contiene un errore diverso da #N/D, mentre restituisce FALSO sia in assenza di errori sia quando l’errore riscontrato è #N/D.
Questa distinzione è utile nei casi in cui si voglia considerare separatamente i dati non disponibili, per esempio in situazioni in cui l’assenza di dati è un’informazione accettabile e non deve essere trattata come un errore.
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[Valter Borsato: Dicembre 2024 | Ultimo aggiornamento 21/12/2024]]